Terzo Valico dei Giovi

Un viaggio quasi interamente in galleria che prevede la costruzione del percorso ferroviario sotterraneo più lungo d’Italia

Il Terzo Valico dei Giovi rappresenta il fulcro della nuova linea ad alta capacità veloce. Il progetto si sviluppa complessivamente per 53 km, di cui 37 km in galleria, e interessa 14 comuni attraversando le provincie di Genova e di Alessandria e le regioni Liguria e Piemonte.

Nel suo insieme la linea è caratterizzata da gallerie costituite da due canne gemelle a singolo binario, all’interno delle quali i treni potranno raggiungere una velocità di 250 km/h. Per ogni galleria, le due canne affiancate sono collegate tra loro da una serie di tunnel trasversali in modo che ciascuna possa servire da via di sicurezza per l’altra.

La nuova linea sarà collegata alle linee esistenti attraverso quattro punti di innesto: l'interconnessione di Voltri, Genova (Bivio Fegino), Novi Ligure e Tortona.

Il Tracciato

Partendo dal Nodo Ferroviario di Genova (Bivio di Fegino), la linea si sviluppa quasi interamente in galleria (Galleria di Valico e Galleria Serravalle) fino alla Piana di Novi, ad eccezione di un breve tratto allo scoperto in corrispondenza di Libarna.

Dall’uscita della galleria di Serravalle la linea si sviluppa prevalentemente all’aperto fino ad imboccare la Galleria di Pozzolo, all’uscita della quale la linea prosegue all’aperto fino all’innesto sulla linea esistente Pozzolo Formigaro – Tortona (itinerario per Milano).

Il collegamento tra la linea storica Genova – Torino ed il Terzo Valico dei Giovi avviene tramite l’interconnessione di Novi, realizzata a partire dalla galleria di Serravalle attraverso due gallerie a singolo binario che si inseriscono sulla linea ferroviaria esistente prima del tratto urbano di Novi Ligure.

How We Build

La serie video dedicata alla costruzione di questa grande opera

Opere principali

Gran parte del viaggio della nuova linea Terzo Valico dei Giovi viene compiuto in sotterraneo e per questo le gallerie rappresentano le opere principali del progetto, con 90 Km di tunnel realizzati.

Lungo la linea sono presenti tre gallerie naturali, ovvero interamente scavate nel sottosuolo, e una galleria artificiale, cioè realizzata con uno scavo a cielo aperto dove in seguito viene costruito il rivestimento della galleria. Tali gallerie rappresentano le opere principali del Terzo Valico e sono:

  • Galleria di Valico: lunga circa 27 km, scavata con metodo tradizionale e meccanizzato, prevede quattro finestre di accesso intermedio sia per motivi costruttivi che di sicurezza.
    I tratti in sotterraneo saranno in gran parte realizzati in due gallerie a singolo binario affiancate e unite tra loro da collegamenti trasversali in modo che ognuna possa servire da galleria di sicurezza la galleria gemella.
    In particolare, il camerone di Valico Nord, concepito secondo moderne soluzioni ingegneristiche ed eseguito in tradizionale con elevatissimi standard costruttivi, si distingue per la complessità realizzativa e per le notevoli dimensioni della sezione di scavo.
  • Galleria Serravalle: lunga quasi 7 km e scavata per circa 6,4 km con tecnologia meccanizzata mediante l’impiego di TBM (Tunnel Boring Machine), interessa i comuni di Novi Ligure e Serravalle Scrivia della Provincia di Alessandria.  
    Le attività di scavo si sono svolte in un contesto urbanizzato e caratterizzato da complessi sottoattraversamenti come quelli dell’Outlet di Serravalle e della linea ferroviaria storica Genova-Torino che hanno richiesto l’adozione di sistemi di monitoraggio all’avanguardia, sia in superficie che in galleria, per consentire la corretta gestione dei lavori.
  • Galleria Campasso: lunga più di 700 m, è una galleria naturale per la quale i lavori si sono già conclusi. Si tratta di una galleria a doppio binario che rappresenta il primo punto di giunzione della linea storica in corrispondenza del Bivio Fegino.
  • Galleria Pozzolo, lunga circa 2 km, è una galleria artificiale dotata di un’area di sicurezza intermedia e di Punti di Evacuazione e Soccorso presso entrambi gli imbocchi.

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Le tecniche di scavo: metodo tradizionale e scavo meccanizzato

Le tecniche di scavo hanno tenuto conto delle caratteristiche variabili dell'ammasso, che dipende dalla conformazione geologica delle zone interessate dal tracciato.  
Vista l'articolata composizione geologica del suolo e le caratteristiche geomeccaniche scadenti soprattutto del tratto ligure, la tecnica di scavo tradizionale permette di ottenere il migliore dei risultati possibili.
Il lavoro dalle maestranze presenti nelle gallerie è indispensabile: l'esperienza e la coscienza sviluppata permette di interpretare i segnali che la roccia stessa dà di sé consentendo di adattare progressivamente le pratiche di escavazione.
In condizioni geologiche omogenee è invece possibile sfruttare la tecnica di scavo condotta mediante la "talpa meccanica", detta TBM, che permette di portare avanti il fronte di scavo nel rispetto delle tempistiche stabilite e dei criteri di sicurezza vigenti.

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