Gestione amianto
Sicurezza e impianti all’avanguardia per gestire in sicurezza la presenza di amianto nelle aree di scavo
Le gallerie del Terzo Valico attraversano un contesto geologico-strutturale altamente complesso, associate alla presenza di amianto allo stato naturale in concentrazioni significative.
L'amianto è un elemento naturale e non inquinante, ma molto rischioso per la salute se inalato.
La priorità - per un’esecuzione dei lavori in sicurezza - è quella di identificare le sorgenti di emissione di fibre di amianto andando a monitorare la loro diffusione nell’aria, nell’acqua e naturalmente nella terra.
Per evitare qualunque genere di rischio per i lavoratori (le fibre di amianto non inquinano l’ambiente, ma se inalate possono essere cancerogene), sono state adottate una serie di misure preventive.
Depurazione dell’aria
L'aria è la prima sorgente di emissione delle fibre di amianto.
Garantire che la qualità dell’aria rispettasse i parametri di sicurezza è stata nei cantieri del Terzo Valico dei Giovi la prima di una serie di iniziative.
Per far questo è stato installato un sofisticato sistema di ventilazione aspirante che da un lato aspira l’aria dal fronte di scavo durante le attività di abbattimento e demolizione della roccia, e dall’altro pompa aria pulita presa dall’esterno dentro le gallerie. A questo sistema di ricircolo di aria si aggiungono delle grandi unità di de-polverazione che filtrano l’amianto.
La galleria viene quindi suddivisa fisicamente in 3 aree: una contaminata, una di decontaminazione e infine quella incontaminata; in modo da far funzionare il sistema di depolverazione e rendere l'aria respirabile.
Depurazione del terreno
II materiale di scavo delle gallerie del Terzo Valico, ove presente amianto allo stato naturale, rappresenta un «rifiuto speciale pericoloso» in quanto possiede un tenore di amianto > 1 g / kg.
I detriti vengono quindi appositamente trattati e smaltiti attraverso l’impianto di confezionamento big-bag e il sistema di depressurizzazione automatizzato.
Depurazione dell’acqua
Un'altra sorgente di emissione delle fibre di amianto è l'acqua, che viene pompata verso l’impianto di trattamento per essere poi lavorata e ultrafiltrata tramite la separazione di quelle particelle estremamente rischiose per la salute dell'uomo.
Grazie a questo processo, l’acqua può essere successivamente riutilizzata oppure rilasciata nel recettore finale.
Aree di decontaminazione
Per evitare la propagazione delle fibre di amianto in tutti gli ambienti del cantiere, tutte le aree di lavoro – tra cui naturalmente anche le gallerie - sono compartimentate, ovvero isolate dal resto del cantiere minimizzando così le possibilità di contatto con le aree contaminate.
Per aumentare il livello di sicurezza delle condizioni di lavoro sono state create anche delle aree di decontaminazione dedicate sia al personale sia ai mezzi, dotate di spogliatoi, docce e sistemi di estrazione dell’aria.