Nodo ferroviario di Genova

Aumento della capacità grazie alla separazione dei flussi del traffico ferroviario

L’impatto e la portata di una grande opera come il Terzo Valico dei Giovi sono correlati anche al potenziamento infrastrutturale della tratta che si inserisce nel tessuto urbano della città di Genova e che permetterà il collegamento tra il Terzo Valico dei Giovi e il Porto di Genova.

Il Potenziamento Infrastrutturale Voltri-Brignole, denominato appunto Nodo ferroviario di Genova, consentirà il raccordo diretto per i treni merci in partenza e in arrivo dal porto, permettendo la separazione dei flussi di traffico dei treni a carattere regionale e metropolitano da quelli a lunga percorrenza con un conseguente potenziale incremento della relativa offerta dei treni regionali e metropolitani.

In sostanza, realizzare il Nodo ferroviario significherà predisporre una corsia preferenziale su ferro per le merci che dal porto di Genova saranno dirette verso l’Europa, proprio sui binari dell’alta capacità veloce ferroviaria del Terzo Valico.

Così come il Terzo Valico, anche il Nodo Ferroviario prevede opere in sotterraneo, tra cui la costruzione di tre gallerie naturali:

  • la Nuova San Tomaso a singolo binario lunga 1.500 m;
  • la Nuova Cristoforo Colombo a singolo binario lunga 1.409 m;
  • la Galleria Polcevera, lunga 2.167 m, a doppio binario.

Le gallerie permetteranno di "prolungare" il Terzo Valico fino al cuore del capoluogo ligure, da un lato rendendo più efficiente e integrato il trasporto cittadino, dall’altro agendo da leva di sviluppo per il porto di Genova.

All’interno del progetto del Nodo Ferrovario di Genova è, inoltre, previsto il potenziamento tecnologico dell’attuale linea ferroviaria genovese tra le stazioni di Genova Voltri e Genova Brignole al fine di consentirne il collegamento con nuovi tracciati in costruzione.

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