Comunicato Stampa

Oggi, 4 luglio 2019, alle ore 11.00, presso il Palazzo del Governo di Genova, viene sottoscritto il Protocollo di Legalità per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, che aggiorna e rafforza l’articolato impianto di misure volte a garantire che i lavori di realizzazione della linea ferroviaria possano essere condotti in una solida cornice di sicurezza, mitigando i rischi di interferenze criminali.

Oggi, 4 luglio 2019, alle ore 11.00, presso il Palazzo del Governo di Genova, viene sottoscritto il Protocollo di Legalità per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, che aggiorna e rafforza l’articolato impianto di misure volte a garantire che i lavori di realizzazione della linea ferroviaria possano essere condotti in una solida cornice di sicurezza, mitigando i rischi di interferenze criminali.

Il documento, siglato dai Prefetti di Genova e di Alessandria, da RFI, in qualità di soggetto aggiudicatore, da Italferr, direttore dei lavori e titolare delle funzioni di alta sorveglianza, e dal Consorzio Cociv, contraente generale per la progettazione e la costruzione, sostituisce il precedente accordo, siglato nel 2012, che viene arricchito e integrato con nuove previsioni, in conformità al nuovo schema di protocollo di legalità relativo all’affidamento dei lavori di realizzazione di infrastrutture strategiche, approvato con delibera CIPE del 6 agosto 2015.

Tra le novità del nuovo protocollo si segnala la più precisa individuazione della filiera di imprese soggetta alle disposizioni pattizie, nonché l’obbligo di comunicazione a Cociv, da parte delle stesse, dell’eventuale variazione dei rispettivi assetti societari.E’ inoltre prevista l’istituzione, presso le Prefetture, di una “cabina di regia”, allo scopo di effettuare, mediante incontri periodici, un monitoraggio congiunto ed una valutazione complessiva della situazione ovvero di specifiche problematiche ritenute di rilievo.

Analogamente a quello adottato nel 2012, anche il nuovo documento è stato sottoscritto dai Direttori dell’Ispettorato del Lavoro delle province interessate e dalle locali organizzazioni sindacali, confederali e di categoria, in relazione agli impegni previsti dall’art. 10, concernente il monitoraggio e il tracciamento, ai fini di trasparenza, dei flussi di manodopera.Quello disegnato dal Protocollo è, quindi, un sistema diffuso di strumenti di controllo e vigilanza, tutti preordinati a garantire la maggiore efficacia delle azioni di prevenzione e contrasto di possibili tentativi di infiltrazione illecita nelle maglie dei lavori per la realizzazione dell’importante infrastruttura, con una particolare attenzione anche ai profili della sicurezza e della regolarità dei cantieri.

Genova, 4 luglio 2019